Riassunto capitolo 446:
Nagato piange la morte del piccolo Chibi ma Yahiko, fiero e sempre più convinto delle sue idee, redarguisce l’amico spiegando che le lacrime, come la pioggia, non cambieranno niente. Per questo Yahiko decide di trovare un ninja che insegni loro a diventare dei veri guerrieri, in modo da poter avere la forza necessaria per cambiare il mondo.
Qui Nagato incontra per la prima volta Jiraiya che, insieme a Tsunade e Orochimaru, aveva combattuto contro il leader dell’Amegakure Hanzou. Il ragazzo chiede ai tre ninja leggendari di diventare loro maestri, ottenendo una risposta positiva solo da Jiraiya. L’eremita dei rospi si stabilisce quindi insieme ai tre orfanelli, ma inizialmente non fa assolutamente nulla per insegnare loro le tecniche ninja. Improvvisamente, un ninja vagabondo attacca i tre ragazzi e Nagato, nel tentativo di proteggere l’amico Yahiko, attiva inconsciamente il Rinnegan uccidendo il nemico. Da questo momento in poi Jiraiya insegnerà ai ragazzi le tecniche ninja e Nagato, parlando con Naruto, crede che il ripensamento del sensei sia dovuto proprio al Rinnegan…
Passano tre anni dal loro primo incontro con Jiraiya e il sensei, nei lunghi discorsi intrapresi con il giovane Nagato, parla della pace e del raggiungimento di essa senza spargimento di sangue. Per far capire a Nagato i suoi pensieri, Jiraiya racconta la storia del saggio dei sei regni che, come l’allievo, possedeva il Rinnegan, usandolo per insegnare alla gente il metodo migliore per usare il chakra. Ma Jiraiya di li a poco se ne andrà, e i tre ragazzi rimarranno nuovamente da soli…
Dopo pochi anni Yahiko, Konan e Nagato formano un’organizzazione talmente grande e temuta che Hanzou e gli altri del paese della pioggia non possono ignorarne l’esistenza. Per questo il capo dell’Amegakure stringe un patto con l’organizzazione, usando loro come tramite per i colloqui di pace con gli altri grandi villaggi. Ma questa è solo una trappola: Hanzou vuole l’eliminazione dell’organizzazione e, insieme a Danzou del villaggio della foglia, tende un’imboscata a Nagato e Yahiko usando la povera Konan come ostaggio. A questo punto la situazione è gravissima, perché Hanzou impone a Nagato una scelta: la vita del compagno Yahiko in cambio di quella di Konan. Nagato non ha la minima intenzione di arrendersi alle parole di sfida di Hanzou e mai attaccherebbe il suo compagno ma Yahiko, generosamente, si getta contro il kunai che Nagato teneva in mano e si suicida…
Spoiler capitolo 447 Confermato:
Nagato è sconvolto dalla decisione improvvisa e assolutamente coraggiosa di Yahiko quando Hanzou, che tiene ancora in ostaggio una indifesa Konan, ordina a un ninja nascosto li vicino di eliminare Nagato. Il ragazzo se ne accorge ed usa uno Shinra Tensei per scansare il kunai che il ninja gli ha lanciato contro.
Questo sembra il momento migliore per attaccare Hanzou e recuperare così Konan, ma Nagato è stato colpito dal Katon del nemico e non riesce a muovere bene le braccia.
Ormai privo di forze, Nagato riesce ad evocare la Statua Del Demone Eretico (la stessa statua che probabilmente serve ad estrarre i Bijuu). Dalla statua vengono lanciati un sacco di black rod che si conficcano sulla schiena di Nagato, mentre dalla bocca dell’evocazione vengono lanciati dei dragoni bianchi che estraggono l’anima a tutti i ninja dei paraggi.
Sia Danzou che Hanzou riescono a sfuggire a questa incredibile tecnica/evocazione.
Nagato, dopo aver raccontato la sua storia a Naruto, pretende dal ragazzo una risposta. Naruto non se lo fa ripetere due volte e dice a Nagato che lui crede nelle parole di Jiraiya perché Jiraiya credeva in lui, quindi non ucciderà Nagato.
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